Arrivo a Madrid tra uno sbadiglio e l’altro, tengo un passo veloce perché la connessione del volo per santa Cruz partirà alle 24, due biscotti che faccio fatica a mandar giu’ e via altra xamamina,….. qualche ora di volo, l’odore del cibo sul carrello portato dalle hostess,… ho nausea, mi viene da ridere, e puntualmente la scena si ripete: sbocco …ma sta caz… di pastiglia è stata testata o no??!!,… sono consapevole di essere un caso patologico a parte e che merito di essere studiata,…dunque mi rassegno, per la sofferenza del volo avrei diritto almeno a un passaggio gratis, e invece semplicemente mi invitano, anzi supplico, un vaso de agua tonica con limone e inizio mentalmente ( con la poca lucidità che mi rimane) il conto alla rovescia, minuto per minuto il tempo che mi separa dalla terra di Bolivia.
Atterriamo, l’aria frizzante di prima mattina di santa Cruz mi toglie dallo standby , mi risveglia e basta poco per farmi risuscitare, poi via con il volo a Cochabamba e i cinque gradi delle 8 del mattino di Cocha mi “scossano” dentro e mi rigenerano.
Respiri profondi, cuore che pulsa veloce, gioia che invade l’anima, sono in Bolivia.
Mi concedo due giorni di riposo ospite dalle mitiche suore orsoline, martedì partirò per Kami con padre Serafino.
Pensare che solo il giorno prima ero in Italia e adesso sono in un altro continente, che ho lasciato affetti e persone care e ora mi aspettano e mi accolgono altri amici, sapere che persone belle sono di là dall’oceano e mi seguono con il pensiero mi dà forza e coraggio ,… ho la consapevolezza che la distesa di acqua e terre è solo una distanza geografica che ci separa perché i nostri cuori hanno un solo battito, tutto questo mi fa stare bene.
Parto alle sette di sera con padre Serafino destinazione kami ,avevo paura che i residui del fuso orario mi facessero cadere in pieno sonno, invece mi sorprendo e parliamo tanto, tengo sveglio anche il padre impegnato alla guida su terreni non tanto comodi, parlo dei due mesi trascorsi in Italia, gli incontri, le testimonianze, il caldone dell’estate, la situazione politica italiana, l’expo, la visita del papa in Bolivia, e ancora parlo, parlo,… parlo del coro Bandeko, del carcere di Palmasola, dei tanti libri divorati nelle ore notturne sudate per il pazzo caldo estivo e di altro ancora…
Arriviamo all’una di notte, i 3870 metri si fanno sentire, freddo bello tosto, cielo bellissimo. Dentro il sacco a pelo mi abbandono a qualche pensiero che gira e rigira nella mente, poi mi lascio cullare dal cielo stellato, la mezzaluna ha un’aureola quasi arancione e sembra chiedere timidamente un suo spazio nel cielo blu scuro della notte. E’ tutto così freddo ma bello, mi chiedo cosa ho fatto per meritarmi tanto, … dalla finestra della camera mi regalo ancora uno sguardo al cielo, e poi come una tartaruga porto dentro la testolina nel mio "guscio di piume caldo" e finalmente mi auguro la buona notte.
ciao joe
VITA DI VITA di Eraldo Affinati
...Contemplo il cielo, mi pice pensare che abbia assorbito nei millenni gli sguardi che gli uomini gli hanno rivolto e ora li trattenga a se`come reliquie.
Foto della joe
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