Etty Hillesum - Lettere 1941 / 1943 - L’orsa maggiore brilla altrettanto veritiera sopra un paesino sperduto che sopra una grande città nel cuore di uno stato, sembra che non manchi nulla all’universo.
*******…………… Dalla Joe = Quota interiore
Sono le nove della sera e non fa eccessivamente freddo, alcuni gradi sopra lo zero, il cielo come sempre è spettacolare. Esco, prendo il cammino che va verso il cimitero , li' non ci sono luci artificiali, procedo per un po’, mi lascio trasportare dal ritmo dei passi in salita e i pensieri corrono liberi, poi mi fermo, “cammino con gli occhi”. Ora voglio guardare il cielo, perdermi nella bellezza della notte che tutto avvolge, accarezza, sembra coccolare la mia presenza,…E’ privilegio di pochi stare a fianco del vento, sotto un cielo che parla eppure mi sento un po’ nuda con me stessa, qui lontano da tutto, sento il bisogno di ricercarmi e di ritrovarmi. Vento gelido, poco ossigeno, un silenzio assoluto, sembra di essere atterrati su di un altro pianeta. E’ difficile, così persa in un mare di stelle, pensare ad un altro pianeta.
Dicono che quando vedi una stella cadente devi esprimere un desiderio. Penso che una persona che si ferma a guardare il cielo con l’intento di coglierne la bellezza, la profondità e il fascino di una notte stellata, sia una persona viva stimolata da desideri che la portano a essere curiosa desiderosa di novità, disposta ad accettare il diverso e i cambiamenti con tutta la gioia e gli sforzi che ciò comportano. Scoprire il mondo con tutte le sue bellezze, stranezze, meraviglie significa un po’ amarlo.
Testa alzata e sguardo oltre, sì guardare su ma con i piedi ben per terra. Non è così facile, io un po’ ci provo, ….forse avvantaggiata in questa parte di mondo dalla bellezza del cielo andino che mi viene donato. Io mi fermo qui.…per ora….., non cerco oltre le vette… bello è perdersi e farsi cullare dalla notte. Chi veglia ed attende, ama . Joe
Francisco Coloane Dal libro Capo Horn – durante il giorno abbiamo una sensazione più concreta del nostro esistere sulla terra…, ma di notte specie quando il cielo è terso e distinguiamo chiaramente gli astri, ci rendiamo conto di abitare soltanto su di un’isola perduta nello spazio e a quel punto la terra si perde nel nulla,…camminiamo con gli occhi fissi sulla via lattea e cuore, anima e mente volano nel cosmo ….
Kipling scrive in L’esploratore del 1898: Qualcosa è nascosto. Vai a cercarlo. Cerca al di là delle vette. Qualcosa è stato perso al di là delle vette. E’ stato perso e ti aspetta. Vai!
La diffusione e copia di cio' che pubblicato in ogni post (pagine del diario e foto) sono rigorosamente vietate
Francisco Coloane Dal libro Capo Horn – durante il giorno abbiamo una sensazione più concreta del nostro esistere sulla terra…, ma di notte specie quando il cielo è terso e distinguiamo chiaramente gli astri, ci rendiamo conto di abitare soltanto su di un’isola perduta nello spazio e a quel punto la terra si perde nel nulla,…camminiamo con gli occhi fissi sulla via lattea e cuore, anima e mente volano nel cosmo ….
Kipling scrive in L’esploratore del 1898: Qualcosa è nascosto. Vai a cercarlo. Cerca al di là delle vette. Qualcosa è stato perso al di là delle vette. E’ stato perso e ti aspetta. Vai!
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