...dal vecchio mondo: suona la sveglia, alzarsi mezz'ora prima degli altri, andare in bagno, vestirsi, preparare la colazione,... nel mentre svegliare i bambini, organizzare le idee e pensare ai vari appuntamenti della giornata e come far quadrare il tutto, ... poi richiamare i bimbi , controllare cartelle ,.. siamo pronti?... dove sono le chiavi della macchina? Dai che e' tardi!!
...accompagnare la truppa a scuola, MIIIIII CHE TRAFFICO!! , cercare parcheggio e poi via al lavoro.
Ogni giorno lo stesso ritmo, tutto di un fiato, viviamo in un tempo veloce e breve, soffocati dalla fretta e ci sorprendiamo dicendo: "siamo gia' a meta' del mese e tra breve sara' primavera!" un'inquietudine sottile ci attraversa incapaci a volte di vivere a pieno ogni istante,... un mondo cosi' veloce in cui perdiamo la scansione dei giorni, lo spazio dell' ATTESA, tutto apparentemente uguale, veloce ma uguale. Bello e faticoso staccare e prendersi del tempo proprio. .., a volte risulta impossibile.
..... qui a Kami e' un po' diverso. Tutto piu' lento, mi sembra a volte che le persone vivono ASPETTANDO e quando i ritmi diventano piu' veloci (vedi in citta'), e' CAOS.
Aspettare che termina il periodo delle piogge, ....
.... che l'acqua dalle tubature recuperi pressione, ...
........... aspettare che il trattore apra il nuovo cammino, ....
..... aspettare in chiesa che arrivi la sposa con i vari testimoni, ....
...... attendere che ritorni l'elettricita', ....
.....aspettare la flota (pulman), ...
............ aspettare una telefonata che fa fatica ad "entrare", ....
..........che il forno raggiunga la temperatura per poter infornare il pane, ....
..........che la massa lieviti, ...
..........aspettare la pioggia per seminare le patate, .... aspettare, aspettare,... aspettare,... la missione mi insegna a vivere la PAZIENZA.
Un'attesa che non e' perdita di tempo, ma impegno nel cercare di vivere con pienezza e giustizia ogni istante che mi e' donato sorprendendomi davanti al nuovo e al diverso, cercando di guardare le cose con occhi diversi!! Joe
.... Vivere l’attesa significa essere in grado di prefigurarsi un futuro, di nutrire la speranza, fare i conti con le proprie fantasie, le aspettative e adattarle flessibilmente a quella che poi sarà la realtà. Ma ancora più importante è sapere vivere l’attesa, un po’ come accade per un viaggio. A volte siamo così proiettati verso la meta che quel che ci sta in mezzo sembra una perdita di tempo, un impiccio che non vediamo l’ora che finisca. Ma la vita non è a compartimenti stagni, ci sono preparazioni, viaggi, arrivi, nuove partenze. Che senso ha perderne una parte?
Impariamo, dunque, a vivere l’attesa, e non a vivere nell’attesa.
Anna Fata
Psicologa del Benessere
Psicologa del Benessere
IL TEMPO DELLA (IM)PAZIENZA by MARCO BONORA
l'attesa......... foto della joe
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