Caricata la gasolina, indirizziamo la jeep lungo cammini senza indicazioni, pura polvere, non mi
chiedo dove stiamo andando e quanto tempo è previsto nella tabella di marcia,…
cammini non facili, nomi di comunità impronunciabili, nessun cartello, nessun
riferimento, strade sterrate ci conducono a una comunità che ci aspetta, cani ringhiosi
si avventano contro la jeep, oltre alle buche anche i chanchitos (maialini) da evitare, dare
passaggio a donne con bimbi che altrimenti dovrebbero fare chilometri a piedi, sguardi
s’incontrano, sorrisi sdentati che ti catturano il cuore, pianti di bimbi, visi provati da rughe segnate dalla
fatica e scavate dal sole, occhi rossi, odori diversi non facilmente
identificabili (cibo, sudore, fumo???)… le donne ci parlano: parole appena
sussurrate, pronunciate timidamente prendono “il largo” miste ad odore di coca
masticata.
Ore 9 - Prima
sosta alla “Mina sezione Bolivar”, celebrazione della Santa Messa con i
minatori. Cielo blu, vento forte, i tetti in calamina delle case
dell’accampamento minero sbattono violentemente, spero non prendano il volo
diventando frisby taglienti , un semplice tavolo coperto da una manta (coperta
di lana) ed ecco pronto l’altare, un microfono che funziona a singhiozzo emettendo
fastidiosi fischi, caschetti ai piedi dell’altare e minatori in ordine sparso in
attesa della messa. Finalmente iniziamo, partecipazione zero, canta e prega il “padre
sito”, cerco di aiutarlo condividendo la Santa Messa, ….
E’ il momento della benedizione degli elmetti, i minatori si avvicinano all’altare, l’attenzione è al massimo, .. anche solo una goccia dell’acqua bendecida deve bagnare il casco così da garantire un buon lavoro privo d’infortuni.
Dall’elenco interminabile di nomi di minatori deceduti in mina e ricordati durante l’Eucarestia, capisco che il lavoro è ai limiti minimi della sicurezza e forse indossare un caschetto benedetto, inseparabile strumento di lavoro, dà un pizzico di coraggio e speranza, un amuleto salvasfiga nel duro e pericoloso lavoro della mina. Ora si Ch'alla. I minatori invitano bottiglie di birra che il padre sapientemente agita, il getto di schiuma deve battezzare l’entrata della mina, i caschetti, gli strumenti di lavoro, i minatori, …. io cerco di dribblare tra i vari minatori e raggiungere agilmente, quasi inosservata, le file secondarie per evitare il getto di alcol. Terminata la messa, terminata la challa…, la comunità minera rimane unita nel compartir: si beve, si pranza e si fa festa, buon provecho!!! (appetito).
E’ il momento della benedizione degli elmetti, i minatori si avvicinano all’altare, l’attenzione è al massimo, .. anche solo una goccia dell’acqua bendecida deve bagnare il casco così da garantire un buon lavoro privo d’infortuni.
Dall’elenco interminabile di nomi di minatori deceduti in mina e ricordati durante l’Eucarestia, capisco che il lavoro è ai limiti minimi della sicurezza e forse indossare un caschetto benedetto, inseparabile strumento di lavoro, dà un pizzico di coraggio e speranza, un amuleto salvasfiga nel duro e pericoloso lavoro della mina. Ora si Ch'alla. I minatori invitano bottiglie di birra che il padre sapientemente agita, il getto di schiuma deve battezzare l’entrata della mina, i caschetti, gli strumenti di lavoro, i minatori, …. io cerco di dribblare tra i vari minatori e raggiungere agilmente, quasi inosservata, le file secondarie per evitare il getto di alcol. Terminata la messa, terminata la challa…, la comunità minera rimane unita nel compartir: si beve, si pranza e si fa festa, buon provecho!!! (appetito).
Condividiamo con i minatori, poi salutiamo e riprendiamo
il cammino.
Ore 11,30 seconda sosta: Comunità di Camavi, altra messa.
La chiesetta in terra e calamina è molto semplice.
Entro, sole e buio
(la chiesetta che è senza finestre è dolcemente illuminata dalla luce di alcune
candele), ..la penombra mi obbliga a fermarmi per abituare gli occhi, a fatica
metto a fuoco e mi rendo conto che la comunità è già riunita ( in effetti
abbiamo accumulato ritardo nella tabella di marcia).
Saluto, calorosa
l’accoglienza da parte di mamme e bambini, siamo uniti nella preghiera e anche
la celebrazione è carica di gioia.
Ritorniamo nel primo pomeriggio, giornata bella piena andando incontro agli altri, vivendo la testimonianza della fede, della vita, della ricerca e della fraternità: sempre condividendo, mai soli!
Ritorniamo nel primo pomeriggio, giornata bella piena andando incontro agli altri, vivendo la testimonianza della fede, della vita, della ricerca e della fraternità: sempre condividendo, mai soli!
Ore 21 – Kami - Sono a letto e come ogni sera, prima di
dormire rivedo la mia giornata: torno sui mie passi, gli sguardi incrociati, le
persone incontrate, i sorrisi gustati, le gioie, le sconfitte, le mie
fragilità, le cose che avrei potuto dire e non ho detto, le mie debolezze,
l’allegria e le canzoni che hanno ritmato il mio andare,… tante cose si
accavallano nella mente, domande rimbalzano dentro come palline di un flipper,
cerco le risposte ma aimè questa sera non “guadagno punti”, … sola con le mie
domande. Mi chiedo: “In un contesto così povero ed estremo in mezzo a persone
tormentate da tanti disagi e sofferenze che si fanno un mazzo dalla mattina
alla sera per campare, è giusto che io sia felice, ho diritto a questa
felicità, è corretto farmi provocare anche da cose che fanno schifo e non sono
“comode”?, come far capire alle persone che non sono solo la volontaria di
passaggio ma che cerco di essere qualcosa di più, che mi sforzo e ci metto
tutta la Joe con tutta la passione e il cuore acceso per conoscere, cercando di
vivere un tratto di cammino bello e positivo con loro?,…è vero non andrò mai a
lavorare in mina, non masticherò coca per sconfiggere la fame e la fatica, i
miei vestiti non saranno umidi e sporchi di lavoro in mina e al peso del
caschetto preferisco mille volte il caldo ciulo colorato, ma ciò non vuol dire restare
fuori da questo mondo strano, difficile da capire, anzi più non capisco e più’
mi sforzo di vivere una spiritualità aperta al diverso, una spiritualità sempre
in crescita che non può accontentarsi della superficialità, es compartir
cioè incarnarmi nel quotidiano, uscire dai miei condizionamenti ed andare
incontro, ripetere dentro i care, mi sta a cuore e sforzarmi di dimostrarlo.
Foto della joe
La diffusione e copia di cio' che pubblicato in ogni post (pagine del diario e foto) sono rigorosamente vietat
..Ho sonno e fa freddo … mi rimane solo una
preghiera e un pensiero, … avere la passione per gli uomini,…. passione che ci
rende più uomini, sorridere, dare speranza, vicinanza, stare con loro, compartir, questo è importante,
testimonianza di un bel vissuto, …. passi che segnano il mio modo di essere….,
il resto viene da sé. Buenas noche .
joe.Foto della joe
La diffusione e copia di cio' che pubblicato in ogni post (pagine del diario e foto) sono rigorosamente vietat
Nessun commento:
Posta un commento