Bi di Bergamo
“Perché forestieri e inquilini voi siete presso di me” dice
Dio.
Bergamo con i suoi poco più di 480 mila o poco meno di 500
mila abitanti è una delle tante città d’Italia …
Bergamo è un “grande paesotto” nel mondo …
Bergamo è arte, cultura, lavoro, musica, sport, divertimento
…
Bergamo è nome proprio che racchiude un’appartenenza anche a
distanza …
Bergamo è tante cose …
Bergamo però è anche un gruppo, appunto il famoso (che poi
famoso non lo è assolutamente e non lo vuole essere) Gruppo Bergamo, venuto al
mondo in un tempo e in una data dove non ero nemmeno nato …
Sappiamo bene quanta energia ha in se il “gruppo”,
consapevoli anche però dei rischi che porta con se e in se.
I dati dicono che
son più di 40 mila i “bergamaschi” nel mondo, e tra questi c’è anche qualcuno
che vive in questa terra dai mille colori, profumi, lingue e volti … Bolivia.
Chi assente da anni, altri neonati disponibili a crescere …
tutti però “inquilini e forestieri” del MONDO.
Il far memoria delle “origini”, il non rinnegare le radici,
la cultura appresa dalla gente del “tuo paesino” è un dono che costantemente
dobbiamo chiedere e volere.
Persone che per qualche giorno “salutano l’ordinarietà”
della vita quotidiana per immergersi nella “straordinarietà di un incontro”.
Vero anche che dovremmo vivere tutti i giorni straordinariamente l’ordinarietà,
ma per queste “paroloni” servirà ancora del tempo …Non è nostalgia di persone
“partite un giorno”, ma carica d’entusiasmo e gioia d’incontrarsi tutti (meglio
dire tanti) 2 volte l’anno per ascoltarsi e ascoltare, formarsi, aggiornarsi
sulle realtà che corrono troppo veloci.
Non siamo “l’elite bergamasca” nel mondo, anzi dovremmo
ricordare più spesso da dove il Signore ci ha tratti: da dietro il gregge,
citando papa Francesco. Pensavamo di essere ben nascosti e protetti in quel
gregge numerosissimo, ma lo sguardo del Pastore si è fermato su noi e ci ha
scovati.
Non è solo un gruppo che comunica gesticolando enormemente e
parla in un dialetto saporito e gustoso (tutti i giorni lo parlo, soprattutto
quando perdo la poca pazienza), ma son persone che provano, nella loro
finitudine umana, a interrogarsi rileggendo alcuni temi e interrogandosi su se
stessi (beh, più o meno).
Bergamo è un termine che fa sorridere molti volti che vivono
questa terra. Son passati anni da quell’11 ottobre 1962, data della partenza
dei “primi missionari bergamaschi”, ma la testimonianza di questa gente
apparentemente fredda, chiusa, dal carattere e temperamento forte, spalanca il
cuore di queste nuove amiche e amici.
Quando nei primi incontri le gente chiede da dove vieni, la
risposta è: Italia, ma incollaci alla nazione, il nome della città che facilita
l’apertura della bocca per il sorriso. Italia-Bergamo la risposta corretta
allora.
Ne sono passati di “bergamaschi” in Bolivia in questi 54
anni (e non tutti – tutti, per fortuna e grazie a Dio vengono ricordati), ma
tante e tanti si.
Ascoltare nomi “familiari” che vengono dalla tua terra
(egoisticamente detto) apre orizzonti e possibilità nuove, soprattutto speranze
che non si sono ancora spente. Gente che ha incarnato il Vangelo e con la sua
vita ha trasmesso Qualcuno e anche qualcosa …
Lo slancio missionario regalato un giorno nel dono del
battesimo suona energico nella “terra bergamasca” e riecheggia in “terra boliviana”.
Vivere di questo impulso non vuol dire che non ci siano
quotidianamente nuove sfide da affrontare, ma ricordare e assaporare con
passione le tue radici, può aiutare…..
1 abbraccio, 1
bergamasco da C@fè Misionero
..... torno a Kami dopo tre giorni di incontro en Cochabamba con gli amici del "Gruppo Bergamo", torno serena, ricaricata e con la gioia nel cuore,.. grazie a tutti e buon cammino. joe
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