Domenica 10 luglio 2016 – dal diario – Lì c’è
Dio –
Parto per la città di La Paz,
sono al terminal dei bus già alle 7.30 del mattino e il primo bus per la
capitale parte alle 8,30, acquisto il biglietto, sono contenta di non dover
aspettare molto tempo, … forse l’entusiasmo di concedermi alcuni giorni di
vacanza mi fa dimenticare che sono in Bolivia, i tempi sono lunghi e gli orari
non sempre rispettati. Infatti il tempo
passa, sono le nove e il mio bus è ancora fermo al carril 8 senza una persona a
bordo e neppure il motore acceso, al ché torno all’ufficio Eldorato (il mio bus
si chiama così) e chiedo spiegazioni, mostro il biglietto e aimè mi cancellano
l’orario e mi scrivono 9,30, semplice no!!!!!!!
Mi armo di santa pazienza e aspetto, parto finalmente alle 10,15 circa.
Arrivo a La Paz in serata e mi
accoglie una città vestita di tante lucine,
i quartieri più poveri in alto poi
scendendo c’è il centro città, giù in fondo nei bassifondi, stanno i
ricchi: una specie di mondo alla rovescia.
Ho un filo di mal di testa che mi ricorda di essere ancora
in quota, i 4000 metri dell’unico posto al mondo nel quale i ricchi abitano nei
bassifondi e i poveri sulle colline, sopra al centro della città.
Raggiungo la parrocchia di
Munaypata dove mi accoglie Maria, padre Andrea e Marta.
Trascorro alcuni giorni
visitando la città, il centro archeologico di Tiwanaco, salgo al pico
Chacaltaya e visito la valle della luna. Viaggio sola, a volte ho un po’ di
malinconia per non poter condividere con le persone care incontri e paesaggi
mozzafiato, però in ogni attimo ho una conferma: nella vivacità di Marta, nella presenza
discreta ma preziosa di Maria, nella simpatia di Ilaria, nell’accoglienza e
disponibilità dei padri, nel sorriso della gente, nelle dritte di Alessandro,
nella bellezza di ogni incontro, nella grandiosità delle opere della natura,
nella bellezza della cordigliera che mi si presenta con tutta la sua
magnificenza, nella forza del vento, nel
cielo blu, nei pensieri che mi circolano in testa viaggiando con lo sguardo
fuori dal finestrino, nella natura spettacolare, nel silenzio che diventa
preghiera, ogni istante so di non essere sola, mi sento coccolata, accarezzata,
mi sento accompagnata, …. In ogni istante, in ogni incontro, in ogni storia,…
in ogni passo , lì c’è Dio.
Grazie, joe
Nessun commento:
Posta un commento