lunedì 23 giugno 2014

Desde Bolivia - In flota verso Kami mercoledi' 25 giugno


Alle ore 7 e alle ore 14 parte da Quillacollo la flota per kami, superata la piazza Bolivar davanti al collegio Kalama, queste le indicazioni preziose di padre Sera che ripasso piu' volte mentalmente. Devo raggiungere Kami da sola, sono quasi le sei del mattino, fa freddo e aspetto il taxi che mi accompagnera' alla parada (fermata) della flota. Finalmente arriva. L'autista dice che il portellone posteriore non si apre e mi invita a caricare le valigie sul sedile, non si degna di aiutarmi, rimane li' seduto al posto di guida avvolto nella sua coperta; credo stia ancora dormendo.Poco traffico, e' inverno, fa freddo  e la citta' ancora dorme.
Arrivo davanti al collegio Kalama con le mie due valigie al seguito, chiedo donde sale la flota per kami. Para aqui', para aqui'. Un signore, il conducente, dice che e' diretto ad Indipendencia, ma passa lungo il cammino per Kami,... mi indichera' dove scendere,... poi dieci minuti a piedi,... ok ma io ho due valigie e trainarle lungo un sentiero sterrato a quattro mila metri, impossibile!!!

Alcune signore hanno sentito che sono diretta a Kami e mi dicono che sono piu' di dieci minuti a piedi. Aiuto!!! Ho gia' preso il biglietto , asiento numero 27 (posto numero 27) , credo di essere stata un po' imbrogliata, non fa nulla, sono serena e mi affido alla provvidenza. Gia' mi vedo persa nella pampa con le mie due valigie. Partiamo puntuali. 
Impossibile dormire, a meta' flota, in piedi nel corridoio, un signore inizia a pubblicizzare uno sciroppo, el jarabito, ottenuto dal succo di frutti tropicali, ha mille proprieta' terapeutiche: indicato per i bambini in quanto calcifica le ossa apportando calcio all'apparato scheletrico, per gli adulti previene il tumore, rinforza le pareti dello stomaco, tonifica i muscoli, disinfiamma le vie urinarie, previene la depressione,... l'ometto in fondo e' simatico, e quando sembra di avere terminato la promozione, parte con un acuto "EL JARABITO" che se solo stavi cercando di dormire ti sveglia all'improvviso come il suono di un campanello in piena notte.

Lasciamo la strada asfaltata e iniziamo a viaggiare piu' lentamente percorrendo il cammino sterrato che taglia 
l'altopiano.

 

Dopo circa quattro ore di viaggio una singora mi indica una manciata di case , e' il pueblo di Kami. Allora devo scendere, io devo scendere, devo andare a Kami! Falta todavia hasta un desvio (manca ancora, fino ad un bivio) ... se non ci fosse stata questa anima buona, l'autista mi avrebbe portato diretto ad Indipendencia senza indicarmi dove scendere, a lui e' bastato vendere un biglietto a prezzo pieno!
Scendo , recupero le valigie e chiedo il nome del pueblo, cerco di capire dove sono finita, siamo a Villa Hermosa. Alcune case di terra, tre cani, vento forte, cielo blu, sole andino di mezzogiorno, terra che entra nel naso e negli occhi, respiro affannato dei quattro mila metri. Non sono agitata, aspetto, prima o poi passera' qualcuno, la gente di Bolivia e l'esperienza in missione mi hanno insegnato a vivere la pazienza.

Ecco un angelo caduto dal cielo, da un sentiero mi viene incontro una signora, vedendomi con due valigie mi chiede dove sono diretta, a Kami rispondo. Lei lavora al nucleo educativo, chiama padre Miguel che verra' a prenderci.
Beata provvidenza!!!



Si  alza la polvere, arriva il jeep: e' il padre, abbraci e saluti, poi via verso Kami. Beviamo un mate caldo, parliamo un po',.... mi fa sistemare in una casa in cui alloggiavano i cooperanti della ong Coopi. Ma che freddo fa!! La cameretta e' spartana, alla parete c'e' un calendario dell'anno 2001, qui dentro tutto sembra fermo a quella data: gli strati di polvere accumulati sul letto , sedia e tavolo sono vecchi e spessi di 10 anni, il pavimento e' sporco, qua e la' carte di caramelle, coriandoli, mozziconi e foglie secche, nell'armadio palline nere,... e' cacca di topi? Non so dove appoggiare le cose, mi fa male la testa e ora devo assolutamente riposare. Tolgo dalla valigia il sacco a pelo ed entro in questo spazio caldo e pulito. Sara' la stanchezza, l'impatto inospitale, la stanza che odora di gasolina e di chiuso che rendono ancora piu' difficile il respiro, mi viene un po' di malinconia e le lacrime agli occhi. Riesco a riposare. Fisicamente sto bene e in due giorni pulisco e sistemo la mia dimora. Fortuna che ho portato con me dall'Italia il bollitore, la doccia elettrica singhiozza acqua calda , un problema lavarsi,... il prossimo acquisto un bañador (catino) per lavarmi. Ho pulito i vetri della piccola finestra, avevano arena pietrificata nel corso degli anni, la notte dal letto vedo miriadi di stelle. 
.....Mi dispiace di non aver comperato el Jarabito, in questo primo "freddo" impatto , un sorsetto  forse, mi avrebbe dato una spinta in piu'. Ma va bene anche cosi'. La forza d'animo e' grande!!!! joe

... ecco la  mia dimora

Il panorama dalla finestra della mia cameretta


..... dalla citta' di Cochabamba





Giovedì 19 giugno 2014

Solennità Corpus Christi. Dalle 5 del mattino stanno allestendo in piazza della chiesa vari mosaici riproducendo disegni sacri, utilizzano fiori e segatura colorata.

Segue messa di due ore e processione lungo le strade del barrio.




Sabato   14 giugno 2014

Allora ci siamo, ….  arrivo a Madrid con lo stomaco già rivoltato, conoscendo la mia totale allergia al volo, cerco i sacchettini mitici cuki gelo che prudentemente ho preparato nella borsa. Attendo alcune ore, mi sforzo di mangiare qualcosa, e poi mi imbarco con destinazione Santa Cruz.
Non è possibile, batto ogni record: la bella signorina sta ancora spiegando l’uso del salvagente e della maschera di ossigeno, praticamente non siamo ancora decollati che io già sbocco, non ci crede nessuno!
Sapendo il calvario che mi attende, mi viene un po’ di malinconia, arriverò piegata in terra boliviana. Lascio passare un po’ di tempo e assumo la seconda xamamina…., tanto non mi fa nulla.
Le hostess Air Europa meritano dieci, mi hanno offerto mille attenzioni, vedendo il mio stato “vomitevole”, in poco tempo avevo utilizzato ben cinque sacchettini, …. , mi hanno offerto due camomille, acqua tonica con limone, coca coca con limone, mate, … e altri bolsos de mareo. Ho molta sete.
Fortuna vuole che ho il posto assegnato in fondo all’aereo e vicino al bagno così  ho potuto giostrarmi bene. L’aereo atterra alle cinque del mattino a Santa Cruz, devo attendere alcune ore prima di imbarcarmi per Cochabamba.
Arrivo a destinazione, mi fermerò in città alcuni giorni per acclimatarmi e fare un giro di saluti.
Che strana sensazione avvertire di sentirsi un po’ a casa anche se ti trovi a km di distanza dalla tua famiglia, è bello anche così!
!n taxi dall’aeroporto fino a casa delle suore, traffico limitato (è domenica), il solito disordine organizzato: gruppi di cani che attraversano la strada senza badare alle auto, micro colorati che zizzagano su per le salite, mucche di città scheletriche parcheggiate ai bordi delle aiuole intente a mangiare ciuffi di erba secca e a bere nei canali di scarico, colonne di fumo che dal parco del Tunari salgono verso il cielo blu, giocolieri agli incroci che chiedono un piccolo contributo agli automobilisti in cambio di simpatici giochi acrobatici, case di mattoni iniziate e mai finite, scritte cubitali sui muri (il giornale dei poveri), maxi schermo lungo el Prado con partite dei mondiali, musica latina ai crocicchi delle strade,…, ascolto, guardo …, e assaggio con gli occhi, ….visto che di stomaco non sto ancora bene!!! …Bienvenida en Bolivia.


Joe




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Informazioni personali

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Diploma di ragioniera presso Istituto Achille Mapelli di Monza. Scuola Fondazione Giovanni ed Irene Cova di Milano, diploma di addetta alla lavorazione della ceramica al tornio. Fino al 2007 ho lavorato nel controllo di gestione del gruppo Multinazionale Sol Monza. Dal novembre 2007 esperienza missionaria nella comunità di Arque e Tujsuma - Bolivia . Attualmente vivo nella missione Salesiana di San Jose' Obrero di Kami - Cochabamba (Bolivia) per contatti giomenni@hotmail.it