domenica 19 ottobre 2014

Desde Bolivia - Inter cambiando Amore

Ho bisogno di prendermi del tempo mio, zaino in spalla e via. Spiego a padre Sera la mia esigenza, ok non ci sono problemi risponde, fammi sapere in che direzione vai e a che ora pensi di rientrare a casa, cosi' se non ti vediamo verremo a cercarti.

Pensavo di salire al cerro e raggiungere la croce.

La croce in alto a sinistra


Oggi il tempo non e' bellissimo, vento forte, nuvole che si rincorrono coprendo il sole, caldo, freddo e vento sulla pelle.
Preparo lo zaino e prima delle nove del mattino sono gia' in marcia.
La meta e' precisa: la croce in vetta al monte, il tempo di percorrenza lo gestisco io, con calma, tranquilla mi godo il cammino, dovrei rientrare nel primo pomeriggio, ho tutto il tempo per me. Mi sto allontanando da Kami quando incontro Omar, un bimbo del pueblo che insieme ad altri compagni di gioco si sta divertendo dondolandosi ad una corda appesa ad un albero, mi fermo con loro un momento, poi li lascio giocare, scatto alcune foto e mi rimetto in cammino.





Vado oltre l'antenna radio, lascio alle spalle le ultime case, ultime presenze "umane", prendo il cammino alto; ho tutta la natura intorno, mi sento piccola, una briciola mossa dal vento, il paesaggio e' bello, quando non soffia il vento avverto il calore del sole, dolce farsi coccolare e accarezzare come fanno i fiori rossi che si aprono con il calore e la luce.
E' impressionante, siamo in quota, il terreno e' pura pietraia, inospitale, freddo, aspro, gelido, eppure mi sorprendo nel vedere come la bellezza e forza della natura irrompe, piante grasse con fiori di colore rosso e arancione...., stupende!
Scatto fotografie, ... ecco questo mi sembra il piu' bello,... scatto..., un passo piu' in la' ed ecco altri cespugli, fiori ancora piu' belli, rosso fuoco, arancione brillante, non si puo' passare oltre,... sembra che ti parlino: "guardami , sono qui!!!".




Aspetto la luce migliore e scatto, scatto,... ma prima ancora del clic tecnologico ed automatico, mangio con gli occhi tanta bellezza e con un sentimento di gratitudine la custodisco nel cuore.


Procedo, per raggiungere la croce dovrei prendere il cammino che sale da dietro il cerro, per me e' la prima volta e considerando la mancanza di indicazioni e il cammino poco frequentato, tutto e' da scoprire!.



E' mezzogiorno e sto percorrendo il sentiero che taglia la montagna al di spora della mina sezione Sucre, laggiu' in basso vedo minatori pronti ad entrare nel cuore del cerro.







Non credo di poter arrivare alla croce, la vedo in lontananza, mi sfida, mi da' un po' di rabbia non poterla raggiungere, ma purtroppo non trovo il sentiero.

Mi fermo ad un piccolo accampamento di minatori (quattro case di fango con tetto in paglia, alcuni attrezzi disordinatamente lasciati sul terreno, alcuni sacchi pieni di minerali, bottiglie in plastica vuote,...) e mi intrattengo a parlare con una famiglia che lavora in mina; tolgo dallo zaino un pane e alcuni mandarini e condividiamo il pranzo.

Chiedo loro indicazioni precise per raggiungere la croce, perche' vuoi salire alla core? La' non c'e' nessuno , perche' tanta fatica per niente? Mi chiedono.
Non spiego stati d'animo e sentimenti che mi spingono a mettermi in cammino, dico semplicememnte che ho l'incarico di  scattare alcune fotografie per conto della parrocchia.
Memorizzo le indicazioni e mi rimetto in cammino.
Passo veloce, sono sulla sommita' del monte, ... tanti fiori, un rapace che cerca di resistere in volo alla forza del vento, due asini a pelo lungo, immobili ,..( spiritoso vedere il loro  mantello alzarsi e prendere forme strane al soffio del vento, ... sembrano peluche scomposti dal getto violento di un asciugacapelli), pietre piccole, grandi, di colori diversi e piante grasse.

Ho trovato il cammino e finalmente raggiungo la croce.


Felice mi godo il paesaggio.
Un momento tutto mio. Mi perdo in questo attimo di tempo, in questo spazio di mondo.



E' ora di tornare a casa.


Zaino in spalla e musica nelle orecchie, Jovanotti mi accompagna con la canzone "Amami" ,... soffoco le note e grido la mia voce:   ORA  MI  RICORDO  QUELLO  CHE  VOLEVO:
                                 ERA  PROPRIO  QUESTO...
                                 ORA  SONO  VIVO!!

non potevo scegliere canzone piu' adatta!!!


.... poesia nata in cammino ....

Vento sulla pelle
lacrime negli occhi
terra che si alza e te la senti in bocca.

Ascoltando musica, soffoco le note,
grido la mia voce!

Gioia si sprigiona fino all'orizzonte
passo dopo passo...
sorridendo Amore.

Giochi di colori, battito di cuore,
palpito di vita dentro un rosso fiore,
brivido nell'anima,
gelido respiro,
ferma mi ritrovo....
assaporando Amore.

Nuvole che passano dentro un cielo blu,
stendo la mia mano, accarezzo il mondo
luce mi riscalda,
velo sulla pelle
passo dopo passo...
riscoprendo Amore.

Adesso io ti guardo, dolcemente poi ti osservo,
un attimo e ti tocco: piacere sulla pelle.
Sguardo sopra il mondo
perfette creature
abbraccio ogni spazio...
gratuito Amore.

Cammino, mi fermo, mi perdo
i passi poi ritrovo
felice di donarmi....
inter cambiando Amore.   joe



La diffusione e copia di cio' che pubblicato in ogni post (pagine del diario e foto) sono rigorosamente vietate.

Nessun commento:

Posta un commento

Informazioni personali

La mia foto
Diploma di ragioniera presso Istituto Achille Mapelli di Monza. Scuola Fondazione Giovanni ed Irene Cova di Milano, diploma di addetta alla lavorazione della ceramica al tornio. Fino al 2007 ho lavorato nel controllo di gestione del gruppo Multinazionale Sol Monza. Dal novembre 2007 esperienza missionaria nella comunità di Arque e Tujsuma - Bolivia . Attualmente vivo nella missione Salesiana di San Jose' Obrero di Kami - Cochabamba (Bolivia) per contatti giomenni@hotmail.it