mercoledì 18 novembre 2015

Desde Bolivia - Desde Bolivia hasta Paris


Kami, 18 novembre 2015

Hola, qui tutto ok.  Oggi splende il sole e il cielo è blu.
A breve finirà la scuola, … nel mio “piccolo” continuo il lavoro con i ragazzi in panetteria e nel semplice laboratorio di argilla producendo piccoli oggetti in terra cotta. Mani che lavorano, sguardi che si incrociano, sorrisi che parlano…, so che in Europa è un momento triste, brutto, …  qui le notizie arrivano un po’ a singhiozzo…., riesco ad informarmi grazie ad internet (connessione permettendo), e rimango senza parole, vuota,  scossa dagli avvenimenti,… gente che usa le proprie mani per sparare e uccidere; l’attentato di Parigi ci  ha lasciato tutti sgomenti, non solo per la sua ferocia, ma anche perché colpisce irrinunciabili valori di tolleranza e libertà.

Penso a quali sentimenti nel cuore delle persone che hanno perso i loro cari in modo così assurdo e violento, forse odio? vendetta, rabbia , sfiducia, perdita, sconvolgimento, sofferenza, strazio…  silenzio? …, oppure solo vuoto, smarrimento, ricordi… chissà che  neppure la forza di trovare tanti pensieri quando il dolore ti soffoca il cuore,….   rimaniamo vicini con la forza della preghiera.
Ciao, joe


 “Non avrete il mio odio” di Antoine Leiris           17 novembre 2015

Se ciò che chiamiamo Occidente ha un senso, questo senso palpita nelle parole con cui il signor Antoine Leiris si è rivolto su Facebook ai terroristi che al Bataclan hanno ucciso sua moglie.  

«Venerdì sera avete rubato la vita di una persona eccezionale, l’amore della mia vita, la madre di mio figlio, eppure non avrete il mio odio. Non so chi siete e non voglio neanche saperlo. Voi siete anime morte. Se questo Dio, per il quale ciecamente uccidete, ci ha fatti a sua immagine, ogni pallottola nel corpo di mia moglie sarà stata una ferita nel suo cuore. Perciò non vi farò il regalo di odiarvi. Sarebbe cedere alla stessa ignoranza che ha fatto di voi quello che siete. Voi vorreste che io avessi paura, che guardassi i miei concittadini con diffidenza, che sacrificassi la mia libertà per la sicurezza. Ma la vostra è una battaglia persa.  

L’ho vista stamattina. Finalmente, dopo notti e giorni d’attesa. Era bella come quando è uscita venerdì sera, bella come quando mi innamorai perdutamente di lei più di 12 anni fa. Ovviamente sono devastato dal dolore, vi concedo questa piccola vittoria, ma sarà di corta durata. So che lei accompagnerà i nostri giorni e che ci ritroveremo in quel paradiso di anime libere nel quale voi non entrerete mai. Siamo rimasti in due, mio figlio e io, ma siamo più forti di tutti gli eserciti del mondo. Non ho altro tempo da dedicarvi, devo andare da Melvil che si risveglia dal suo pisolino. Ha appena 17 mesi e farà merenda come ogni giorno e poi giocheremo insieme, come ogni giorno, e per tutta la sua vita questo petit garçon vi farà l’affronto di essere libero e felice. Perché no, voi non avrete mai nemmeno il suo odio».

… Papa Francesco:  La strada della violenza e dell’odio non risolve i problemi dell’umanità

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Informazioni personali

La mia foto
Diploma di ragioniera presso Istituto Achille Mapelli di Monza. Scuola Fondazione Giovanni ed Irene Cova di Milano, diploma di addetta alla lavorazione della ceramica al tornio. Fino al 2007 ho lavorato nel controllo di gestione del gruppo Multinazionale Sol Monza. Dal novembre 2007 esperienza missionaria nella comunità di Arque e Tujsuma - Bolivia . Attualmente vivo nella missione Salesiana di San Jose' Obrero di Kami - Cochabamba (Bolivia) per contatti giomenni@hotmail.it